La Verità sui Talent Show
I cantanti che partecipano a show televisivi come X Factor, The Voice, Italia’s got Talent credono che una volta entrati nel meccanismo televisivo acquisiranno milioni di fan e molta pubblicità grazie alla seppur breve esposizione mediatica a cui sono soggetti.
In realtà sappiamo bene che le cose non stanno così. Per sei settimane i ragazzi di questi show televisivi sono sotto i riflettori e subiscono una forte pressione psicologica data dalla competizione, dai continui giudizi, dai commenti spesso feroci degli haters sui social e anche dai commenti positivi. L’adrenalina li investe come una droga. Ma poi c’è la discesa e il ritorno alla loro vita normale.
Abbiamo seguito numerosi ragazzi in questo percorso ed il loro stato d’animo dopo questa esperienza di “centrifuga” del loro investimento emotivo, li ha portati a scoraggiarsi e pensare erroneamente: “Se non ce l’ho fatta neanche così andando in Tv non ce la farò mai”.
Ciò che bisogna comprendere è che la televisione e la musica sono due realtà che non spesso convergono. La televisione e in generale gli show televisivi sono tutt’altro che reality sono invenzione, finzione, show appunto.
Come fece presente alla squadra del 2015 uno degli autori del programma di The Voice: “Ricordatevi ragazzi qui non si fa musica, qui si fa televisione”.
Ci sono regole televisive che vanno rispettate, ci sono cose da dire, cose da tagliare, altre da ripetere, ci sono cachet, interessi economici, esigenze di copione, c’è tutto tranne che l’arte.
Qualcuno di ricorda per caso di Matteo Beccucci, vincitore dell seconda stagione di X Factor o di Steve Brookstein? Sapete chi è?
Il primo vincitore in assoluto di X Factor (Inghilterra) che ha scritto un’autobiografia intitolata “Superare X Factor” (Getting Over The X)
Nel libro racconta di come, ad esempio, se ci sono due cantanti che cantano la stessa canzone, questi sono obbligati a cantarla nella stessa tonalità. Non sono i coach a scegliere la tonalità per i ragazzi bensì i produttori del programma senza tenere conto minimamente dell’estensione e della voce dei concorrenti. Va da sé che alcuni saranno avvantaggiati rispetto ad altri. A volte i produttori cambiano le canzoni all’ultimo momento o cambiano la tonalità o l’arrangiamento e così il concorrente che aveva passato la settimana a studiare quel pezzo, si ritrova prima dello show buttato, senza preparazione, in mezzo all’arena e guai a parlarne!
Le audizioni poi.. un grande mistero. Ci sono i casting che tutti conosciamo quelli che si svolgono nei grandi tendoni, quelli in cui ti assegnano un numero e puoi aspettare anche tutto il giorno per esibirti e di cui vediamo piccoli spezzoni random in tv. Ma proprio lì in mezzo davanti a tutti e nella confusione generale, qualcuno viene chiamato per un’audizione privata direttamente nella stanza dei produttori e poi ci sono altri che saltano anche questo passaggio, niente audizione, sono direttamente nel programma.
I produttori sono anche dei Talent scout, se vedono qualcuno che sui social ha un grande seguito di follower è probabile che lo invitino per un’audizione.
Quello che cercano sono Personaggi che interpretino un copione di cui spesso gli stessi attori sono ignari.
Ad esempio, se quest’anno hanno necessità di trovare qualcuno che interpreti alla perfezione il personaggio de “la piccola ragazza minuta con la voce di Billie Holiday” faranno di tutto per trovarla o forzare ciò che di più vicino trovano in quella direzione.
Cosa vogliono i produttori? Non persone ma personaggi. C’è la ragazza timida con la voce grossa, c’è il ragazzo di provincia sempliciotto e di buon cuore, c’è il ragazzo goffo che si trasforma in un principe di eleganza come un brutto anatroccolo che diventa un cigno ecc ecc. C'era Cixi che qualcuno tentò di far diventare la nuova Adele solo perché aveva qualche chilo di troppo ma fallito l'esperimento, via anche lei, avanti il prossimo.
Finzione, show che va bene ma come tale deve essere affrontato.
Per questo è necessario che i ragazzi soprattutto giovani sappiano distinguere e riconoscere certi meccanismi e capire che non hanno a che fare con la personalità artistica, con l’arte, con la verità per non rimanere vittime di questi stessi meccanismi.
A tal proposito segnalo un video che è ormai un must: La verità sui Talent Show di Red Ronnie.
La Verità sui Talent Show
Molti di questi show sono divertenti perché prendono in giro altri tipi di personaggi quelli che ci provano lo stesso pur non avendo alcuna predisposizione per il canto, trattandoli da zimbelli perché mettere sulla scena gente di questo calibro inconsapevole del proprio non-talento fa audience.
Tempo fa una nostra allieva alle prime armi decise di partecipare ad Italia’s got Talent pur avendola avvisata dei rischi che correva, tramite un’agenzia, riuscì ad entrare. Lei ha una gran voce ma fa fatica a gestirla. Ed è così che l’hanno fatta diventare il nuovo piccolo zimbello da deridere scegliendo tra l’altro le parti peggiori della performance concentrate in 10 secondi per accentuare tutti gli errori commessi.
Smise di cantare da quel momento per la grande delusione.
È nostro dovere come insegnati avvisare un allievo che non è ancora pronto per affrontare un’esperienza del genere perché si corre il rischio di venire calpestati.
Bisogna essere capaci di prendere questi show con un punto di vista critico trattandoli come uno show appunto e non come un punto d’arrivo o di partenza su cui basare la propria futura carriera.
La carriera di un musicista o di un cantante si costruisce con le solide basi dell’istruzione, della pratica e delle performance dal vivo.
Ricordatevi che non esistono solo i Talent per farsi notare c’è tutto un mondo là fuori che non passa necessariamente per la televisione. Ci sono festival nazionali ed internazionali per le voci nuove, ci sono premi importanti come il premio Mia Martini, il Cantagiro, ci sono audizioni per importanti show teatrali e musicali, ci sono lavori al contatto con il pubblico in cui si canta e anche tanto, c’è YouTube per farsi sentire ed apprezzare, ci sono album da incidere, canzoni da comporre, messaggi musicali da condividere con il mondo per altre vie.